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VIDEOCLIP DEGUSTAZIONE
Autore
a cura del Sommelier prof. Muti Roberto in
collaborazione con L'editore EXA media-video
L’arte di assaggiare non è
privilegio soltanto di poche persone: salvo le eccezioni, che dipendono da
malformazioni o da malattie che offendono i sensi chiamati a partecipare
all'operazione, tutti gli esseri umani hanno la possibilità di assaggiare,
purché abbiano interesse ad imparare le tecniche di base e le nozioni
fondamentali relative alla bevanda esaminata. Potenzialmente ogni persona
possiede sufficienti capacità sensoriali per effettuare l'analisi
organolettica di un vino.
Il degustatore può essere classificato in "empirico" o "tecnico" in base
alla competenza specifica, alla preparazione, alla scuola frequentata e al
bagaglio culturale posseduto.
Ma per essere considerato degustatore l'individuo deve comunque essere
logico e capace di formulare un giudizio il più oggettivo possibile.
Tra le sensazioni
organolettiche di cui siamo in possesso,quelle più utili
per una corretta degustazione sono:le visive le olfattive, le tattili, le gustative e le gusto-olfattive.
Il giudizio finale esamina la presenza o meno di un giusto equilibrio (armonia)
tra le diverse componenti organolettiche.
Le varie sensazioni sono strettamente legate le une alle altre, e a volte
influiscono sulle impressioni successive, anticipando giudizi e permettendo
confronti importanti. Classica, a tal proposito, la considerazione “Vino che
promette bene al profumo, ma che al gusto si rivela ancora giovane”.
Quando ci si appresta a degustare
è utile ricordare alcune regole pratiche: è necessario iniziare dai vini più
leggeri e giovani per terminare con quelli di maggior corpo e vecchi; i vini
dolci sempre per ultimi. Di regola: bianchi, rosati, rossi giovani, rossi
invecchiati, spumanti Charmat, spumanti metodo classico, vini dolci, vini
aromatici, infine spumanti Charmat aromatici dolci.
Il locale ottimale nel quale effettuare l'assaggio deve
avere una buona luminosità ottenuta con lampade ad
incandescenza e non al neon e disporre di un piano di
appoggio rigorosamente bianco, onde poter valutare
esattamente l'aspetto del vino.
Il bicchiere deve sempre essere maneggiato prendendolo
per il gambo e mai per il corpo, per evitare l'apporto
interferente di odori provenienti dalla mano; utili pane
o cracker non salati per neutralizzare il palato durante
gli assaggi, sarà utile tra un vino e l'altro pulire le
nostre papille gustative con l'aiuto di un bicchiere
d'acqua naturale. |  |
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Il bicchiere del degustatore |  |
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Il
bicchiere è per il degustatore un vero e proprio strumento di lavoro ed è
fondamentale che risponda a determinati requisiti tecnici, che lo aiutano a
ricavare da un un vino il maggior numero di informazioni possibili. Queste
informazioni possono essere successivamente confrontate con quelle ottenute
da altri degustatori a patto che venga utilizzato lo stesso bicchiere e che
si disponga di un metro comune di giudizio. L'I.S.O. (International Standard
Organization) ha codificato un bicchiere che viene utilizzato in tutto il
mondo dai degustatori professionisti e che è adatto per assaggiare tutte le
tipologie di vino e di distillati; questo bicchiere è lo stesso che viene
adottato nei corsi.
Il limite principale del bicchiere I.S.O. é quello di essere nato più per
scoprire i difetti che per esaltare i pregi dei prodotti assaggiati, e tale
limite é ancora più evidente con i vini spumanti e frizzanti. Infatti le
bollicine, per evolversi in modo abbondante e continuo, hanno bisogno di
"salire dal basso verso l'alto" del bicchiere che nei calici a flûte
vengono creati dal costruttore, ma che mancano nei bicchieri tecnici;
inoltre le bollicine si sviluppano bene soltanto se sono stati versati
almeno 7 cm. di spumante, mentre i profumi sono più fini ed eleganti se ci
sono almeno 4 cm. liberi tra la sommità del bicchiere e il pelo del vino !!!

Per una più completa
degustazione olfattiva il vino deve essere annusato prima a bicchiere
fermo, ed in questo modo si percepiscono le sostanze più volatili e si ha
una prima impressione dei profumi, poi roteando il vino nel bicchiere con
movimento ampio e lento.
Terminata la roteazione il leggero velo di vino formatosi sulle pareti del
bicchiere evapora e, con l'immediata inspirazione, il degustatore avverte
tutti gli elementi volatili contenuti nel vino sottoposto ad esame.
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